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Pubblicato: domenica, 19 Novembre 2023
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Un passo avanti nella valorizzazione dei fisioterapisti: l’incontro tra gli OFI Veneto e la Regione

L’11 agosto 2023, presso la sede del Consiglio Regionale di Venezia, gli Ordini dei Fisioterapisti Veneti sono stati ricevuti dall’Assessore Regionale alla Sanità Servizi Sociali e Programmazione Socio Sanitaria, Dott.ssa Manuela Lanzarin e dal Direttore delle Risorse Umane del Sistema Sanitario Regionale Dott. Claudio Costa.

In rappresentanza dell’Ordine di Venezia, Padova e Rovigo erano presenti Alessandro Berti e Andrea Guglielmi, per l’Ordine di Belluno, Treviso, Vicenza e Verona Laura Melotti e Alessandra Da Ros.

Ringraziamo per aver accettato un confronto su un aspetto importante per il Sistema Sanitario Regionale come quello di affidare la dirigenza dell’area riabilitativa ad un professionista sanitario appartenente al comparto della riabilitazione.

Consideriamo questo incontro un passo fondamentale attraverso il quale, l’Ordine dei Fisioterapisti, potrà̀ diventare un interlocutore importante per le scelte riguardanti le politiche sanitarie regionali.

Nell’attuale quadro normativo, la legge 251/2000 (succeduta alla legge 42/1999), oltre ad aver completato il percorso di valorizzazione del fisioterapista, dando titolarità̀ ed autonomia alla nostra professione, definisce l’accesso ad una nuova qualifica unica di dirigente di area riabilitativa. Vi si accede attraverso un concorso pubblico per dirigente delle professioni sanitarie in area riabilitativa, ma purtroppo in Veneto, al contrario di altre regioni, non è mai stato indetto un bando di concorso.

Il nostro ordine vuole portare l’attenzione su questa criticità̀, perché̀ ritiene che tale figura dirigenziale possa garantire, nell’ambito del percorso di cura del paziente, l’appropriatezza, la qualità̀, l’efficacia e l’efficienza professionale. Che possa inoltre favorire, in area riabilitativa, lo sviluppo dei programmi e dei processi di sviluppo oltre a migliorare la gestione del personale. Si occuperebbe inoltre di applicare strumenti di valutazione e verifica, per rilevare la quantità̀ e la qualità̀ delle prestazioni sanitarie erogate in relazione agli obiettivi assegnati. Obiettivi concordati preventivamente in sede di discussione di budget, in base alle risorse professionali, tecnologiche e finanziarie messe a disposizione. Si occuperebbe anche di registrare gli indici di soddisfazione degli utenti e di provvedere alla valutazione delle strategie adottate per il contenimento dei costi tramite l’uso appropriato delle risorse.

Al momento questo ruolo dirigenziale, nella sanità pubblica, è ricoperto da personale sanitario estraneo all'area riabilitativa. È facile intuire che questo ha poco senso, ed è pertanto una criticità̀ che va risolta il prima possibile, perché́ una migliore gestione porta "a cascata" benefici sia agli utenti, sia ai professionisti, sia all'azienda.

Non dimentichiamo il contesto in cui stiamo vivendo, caratterizzato da una grave carenza di personale sanitario, con i giovani che vengono attratti dalle migliori opportunità̀ lavorative in altri settori ed il picco di pensionamenti già̀ programmati che caratterizzerà̀ i prossimi anni.

In questo contesto risulta fondamentale valorizzare le competenze di ogni figura professionale. Lo stesso assessore ha dichiarato:

“La Sanità sta investendo molto per migliorare le strutture, dotare gli ospedali di macchinari avanzati e rendere l’offerta sempre più a misura di cittadino, ma è un percorso che rischia di fallire se non affonda le radici in una attenzione importante e precisa verso il capitale umano. La buona Sanità parte dalle donne e dagli uomini che ogni giorno si impegnano negli ospedali e nel territorio. La vera sfida oggi è quindi affrontare questi percorsi in maniera appropriata, proponendo adeguati interventi a livello legislativo e contrattuale, ma soprattutto stimolando un approccio che diventi sempre più dinamico ed efficace nella gestione delle risorse umane. Il fine è quello di valorizzare le competenze, valorizzando quelle che sono le capacità e rendendo il personale protagonista del percorso di assistenza e cura”. 

Un commento, questo, arrivato in occasione del Convegno “Great resignation in sanità” tenutosi il 10 novembre 2022 a Mestre, dove si è discusso del fenomeno delle numerose dimissioni volontarie del personale sanitario pubblico e privato.
Le motivazioni riportate dal Convegno sono diverse, ma riconducibili a:

“ricerca di migliori retribuzioni e progressi di carriera, esigenze di maggiore flessibilità̀ e di condizioni per meglio conciliare lavoro e vita privata, malessere fisico, psicologico, relazionale.” 

E aggiunge: 

“La vera sfida oggi è quindi affrontare questi problemi in maniera consapevole ed appropriata, proponendo adeguati interventi a livello legislativo e contrattuale ma anche stimolando un approccio proattivo nella gestione delle risorse umane, che valorizzi competenze, impegno e protagonismo del personale che lavora in sanità.” 

A seguito di queste affermazioni e considerazioni, si comprende bene che, la nostra richiesta, è quanto mai attuale ed urgente e si sposa appieno con le intenzioni della Regione.

La Dott.ssa Lanzarin ed il Dott. Costa, hanno colto l’importanza di questa nostra richiesta e si sono mostrati disponibili a prendere subito provvedimenti in merito. Invitiamo pertanto loro e gli organi competenti a mantenere l’impegno preso, dimostrando così concretamente che intendono valorizzare anche la figura sanitaria del fisioterapista come merita.